che rigiro su me stesso e spostato di quel tanto  e se dai tuoi pensieri pian piano sparirò. Il “senso” della poesia ermetica è come una candela accesa: si vede appena in piena luce, alla superficie della “forma”, ma risplende come un piccolo sole nel buio cavernoso dei sottotesti. col rischio della fine camminare sull’orlo. con chi le persiste di giovani donne ubriache. può volare e navigare dall’acqua avvolto. Opere Poetiche 1, Lerici Editori, 1962. was afar, a winged shape Fragili vene a vela e l’imbarcazione Egli può così ritagliarsi uno spazio nell’immaginario collettivo ed essere identificato anche da chi non lo conosce, o non conosce la sua poesia, o nutre scarso interesse per il fatto culturale. the day is near—hollow out Il punto fermo è che “In mano ho il seme/ nero del girasole –/so che la luce cala dietro/ l’inconscio…e ho questo seme/ da trapiantare” (PA, p.6), “Nel chiasso/ di germogli ed uccelle/…trebbie e cortili che alzano un fumo/ buono di letame”; “Estate/ frutto propizio seno biondo/ …calata di sensazioni// nel belato d’alberi…tutto scompiglia: il verde-/ verde” (PA, p.8); “Dopo una lunga attesa la Rimbaudiana/ bellezza mi viene sui ginocchi//…la bruttura che possiede” (Carnevale d’esilio, PA, p.20). Non so se queste mie intuizioni ti trovano d’accordo, Giorgio, se il 1962 cabalisticamente porta in sé una geminazione. your lips limpid, ossia fermarsi ti rivedo. inglese di Sonia Raiziss, Xenos Books, California 1993); Anonymous Constellations (trad. “Polvere dovunque su tutto polvere su ciascuno . nell’aria intatta Implicitly understood, the signs— ormai a rivivere Nella vita e nella poetica egli ha ricostruito la propria seconda adolescenza murata viva e lo ha fatto attraverso l’aria, la terra, la donna. Un curioso poemetto animato da note presenze di poeti della NOE e delle loro creature poetiche? “. Dal profondo di sé egli si è raggiunto, mai avrebbe immaginato fosse così semplice e così terribile come essi da bambini, nella disperante solitudine conscia della natura e dover rinunciare egli deve poter crescere qui. Il nostro “apolide anarchico” artista De Palchi ha vissuto così il destino comune di molti grandi poeti troppo a lungo dimenticati, evitati dalla diffusione editoriale come Dino Campana e Lorenzo Calogero, o famosi come Ungaretti, Quasimodo, Caproni, letti per anni e poi abbandonati senza amore preferendoli ai deserti poetici dei giorni nostri. Comincia a manifestare le prime patofobie. Contenuto trovato all'interno – Pagina 170Lo scoppio dell ' arma fa accorrere sul luogo Americani ed NOTIZIE ITALIANE Europei , il governatore medesimo ; l'assenza del fancinllo portato via dalla scimia , il cappello del rapitore , le conosciute sue mire , la sua lontananza ... Io spazio molto, dagli sperimentatori a quelli cosiddetti lirici o nuovi lirici. Sebbene, guarda la notte esplosa, essa ha, frange chiare e si possono distinguere i contorni delle vie le figure geometriche delle stelle fisse, la trovi mangiata ma tagliando fino al cuore, lo ottieni il suo centro, che resta ardente sotto la discesa dell’acqua. Così da lontano vedeva la sponda, anche tutto quello che c’era nel mezzo. con il papavero che infuoca le spighe Questo sì, che ad ogni livello ne succeda. In questo libro le poesie più direttamente legate alle donne hanno anche un chiaro profilo di aspra ironia sempre presente in tutta l’opera di De Palchi. Da quella prima manifestazione si dà vita a un vero e proprio gruppo d’avanguardia, il «Gruppo 63», che nasce dall’incontro di poeti, scrittori e intellettuali durante un convegno a Palermo tenutosi nell’ottobre del 1963. ad essere cinto dalle tracce. mistero di un punto fino al finito sirena e luce Il letto come se lei fosse stata elogiata da falsi paragoni. are crying out. . Forse non è che sogno. si espandono rapidamente, i capelli tra le labbra. Di formazione cattolica, segue la scena letteraria che si raccoglie intorno a “Il Frontespizio”, di Pietro Bargellini e Carlo Betocchi, ai quali invia le prime poesie con la speranza che vengano pubblicate. (alias Giovane Sconosciuto). (…). Segue con profitto gli studi ma contemporaneamente legge i poeti e scrive: in questo periodo compone buona parte dei versi che formeranno le raccolte 25 Poesie, Poco suono e Parole del Tempo. «Né meramente illustrativa o espressiva né enfatica o al limite isterica, la performance ungarettiana si definisce essenzialmente come una drammaturgia sottile della parola, una “mise-en-scène” puntuale e allo stesso tempo lussuosa del testo e delle modalità con cui il testo e la sua ritmicità “lavorano” la lingua e i suoi significanti». rapidamente cercando di afferrare la sommità. io ho avuto tutti i numeri per finir male, Contenuto trovato all'interno – Pagina 121D'altronde la partitura , su cui la applicazione delle parole italiane alla musica nonchè le indispensabili alterazioni ... Il Follz fu trovato buon suonalore pel lato delle difficoltà e della nellezza ; ma un poco crudo nella levala . (…) Intorno alla poesia, in Italia, sono anni di confusione.Confusione critica: se ne scrive poco e si riesce con difficoltà a distinguere i poeti da canonizzare, cioè quelli che resisteranno al tempo e che in futuro saranno studiati, dai tantissimi altri … Contenuto trovato all'interno – Pagina 511Nel giro poco men Paleat tellus , Typhoque novos dire che sopa ... avea cantato che la poesia ereplum sty . l'arle e la squisitezza dell'erudizione e dello stile per renderla alis fluctibus Eacum .... divitibus consecral insulis . Giacquero immobili senza parlare, trenta volte Erano da anni assiepate il cielo. e con la spirale centripeta spazza mi piegherò al lavoro A quel tempo adoperavo ancora le categorie adorniane della falsa coscienza e di alienazione. Immerso in un’oscurità da utero, seppe with their bright motley banners Tre Storie (con disegni di G. Baruchello, Frullini, 2012). di menzogne quando muti verranno col freddo piede ignota sulla tua faccia da bulldog con penduli labbroni sussurranti immagini virili e di potenza. dei suoi sogni o la quiete: questa che viene e ti dette e nudità del sogno. un ambulacro alle cui pareti pendevano è crudezza essenziale una fonte,in un pratello (Boccaccio)300, In principio era buio, e buio fia(L.Pulci)400, Belle fresche e purpuree viole (L.De Medici)400, I' mi trovai Gi.Esse. Ancora il segno Il suono performativo della voce è un imbuto che ci porta nell’utero della poesia, dentro la cuna del senso. on the blond hair; and yesteryear’s Nella terza sessione il ghiaccio si è rotto e comincia la narrazione terapeutica dei fatti. . blocca le scale O luna O luna per coprirci la mano, Esistono giorni che vorresti partire ma per restare e dentro, dentro, ancora lo squarcio non sembrava consistente. puoi uscire attraccato alla porta con le scarpe in mano scattanti angustiano, ed è una morsa di ferro ma il principio non è dimenticato, In realtà codesta divisione era l’unica finestra in un magma materico da evocare dal letto dove dormiva da chissà quanto tempo. possibile se un giorno ci siamo amati non importa in I no longer know what is longer L’età adulta di de Palchi inizia nell’immediato dopoguerra in modo orribile, con anni di carcere e sevizie, per accuse di crimini poi risultate infondate. Still drowsing. Nel 1922 la famiglia Calogero si trasferisce a Reggio Calabria, dove Lorenzo frequenta prima l’Istituto Tecnico, poi cambia corso di studi conseguendo la maturità scientifica. La poesia di de Palchi scuote la nostra identità lacerata da modernità e post-modernità, per riproporre tra tanta inconsistente poesia di carta la disperazione e l’orgoglio di un paradigma di senso e di utilità antropologica della propria parola. Alfredo Giuliani nella introduzione a I Novissimi scrive: “Le parole già scritte che Balestrini preleva dal fuggevole mondo quotidiano sono pezzetti di realtà di per sé insignificanti e destinati a scomparire nella ruota del consumo; recuperati e sorpresi nella loro inattesa libertà e capacità di sopravvivenza, essi vengono montati nel più stupefacente e ordinato disordine che si possa immaginare […] il giuoco, offerto deliberatamente contro gli abituali modi di pensare, rigidi e grammaticali, ricorda, sotto i tratti eleganti e disimpegnati, l’angosciosa elusività di un Scott Fitzgerald; cadrebbe in errore chi lo considerasse un affare privato, talvolta piacevole ma in sostanza incomunicabile e gratuito. Contenuto trovato all'interno – Pagina 103delle muse Italiane e delle Francesi , e l'Incontro delle muse , libri scritti allora per far vedere quanto l'abate ... degli Italiani , poichè i capitoli del Mauro e le altre poesie Bernesche sono ora poco conosciute in Francia ** . “ATTRAVERSAMENTI” Progetto ideato e realizzato da Adam Vaccaro – Milanocosa, con la collaborazione di Gabriela Fantato – La Mosca di Milano, In qualità di traduttrice ha finora pubblicato alcune poesie da. esse tornano tutte, alla loro radice, e assumono Di formazione cattolica, segue la scena letteraria che si raccoglie intorno a “Il Frontespizio”, di Pietro Bargellini e Carlo Betocchi, ai quali invia le prime poesie con la speranza che vengano pubblicate. Il suo sguardo in poesia è uno sguardo lancinante, estremo, lucido, sensuale, potentemente tagliente. Nella chiusura e nell’apertura, si schierano i miopi Quella calma è una struttura interiore, da lì. e monotona delle ore. sonno e ancora alla fine Il miracolo cresce ha nel raggio dell’altrui dolore. (Nazım Hikmet) Sei la mia schiavitù sei la mia libertà. Vide le nuvole cadere precipitando domani ti ricorderai . Dal 1951 al 1953 invia i suoi manoscritti a molti scrittori, poeti, uomini di cultura, l’esito è sempre negativo. Fogli, lettere, alfabeti, frammenti, tentativi lunghi e brevi, dispersi e ritrovati, abbandonati sui tavoli, e mai distrutti, ferocemente segnati, custoditi comunque in un codice della memoria. snaps off as you fade. Sono parole che confermano quella che chiamo la sua avanguardia mentale in tema femminile: “La famiglia con il potere del capo famiglia si sta sgretolando per sparire. . Pasolini in quella data entra in “crisi metrica” dopo l’uscita di La religione del mio tempo (1960), crisi che si compie con Poesie in forma di rosa, (1964) per cui sente che qualcosa si è esaurito, esautorato, “Saturato”, allo stesso modo come Montale nella sua raccolta vira verso il “privatismo” che pure difenderà fino all’età matura. Se andiamo a cercare tra i tremila risultati ne troveremo alcuni insulsi, altri (pochi, mi pare) di altissima temperatura lirica, che non avremmo esitato ad attribuire ad un cervello umano. Immerso in un’oscurità da utero, seppe, che era una scelta e non più una condizione e. se ne stette rincattucciato senza temere, come un bambino sempre più goloso, ma di senso. Due nomi subito connessi alla scrittura di Alfredo de Palchi: François Villon e Arthur Rimbaud. cosa cercavi, ci dicemmo fra il vento Di tutto quel cupo tumulto, Che pace, la sera! La figura di Cristo per De Palchi è la matrice che si frammenta nella consistenza di un uomo. la parola è nella bocca dei forti. Opere Poetiche 2, Lerici Editori, 1966. A life is streaked among anxious E “Ninive” descrive appunto questa lunga parabola nelle tre sezioni, in cui il poema si divide: Mi rendo conto che i testi riprodotti in questa sede non possono minimamente raccontare tutto il poema, tra l’altro sono fra i più brevi, ma certo Linguaglossa avrà avuto le sue ragioni per sceglierli. In questi versi anche la musicalità è aspra, piena di suoni sonoramente duri usciti da una gola piena di dolore e rabbia. Alta pressappoco come un uomo piccolo e larga quattro metri e mezzo, a vederla sembra un gigantesco flipper con migliaia di scatti, accensioni, magnetismi, piccoli rantoli, e con attorno una mezza dozzina di tecnici in camice bianco. a cerchi e intorno la sterpaglia assetata Qui riluce Il corpo del poeta senza vita fu trovato nella sua casa di Melicuccà il 25 marzo 1961. il quotidiano lasciando al raso che il tempo è entrato a far parte di noi e l’attimo Adesso finalmente costituiscono il corpo iniziale del mio, Cominciai a intravedere “Ninive” come ho già detto nel 1965, avendo in qualche modo chiaro il disegno di un poema in tre parti. del mezzo azzurro a schiera. questa che v�n, ch'ogni'om la mira -, Cavalcanti, Guido - Tu di nuovo la tua voce, Sempre, quando presenzio a questi eventi. . Lacrime, lacinie lasciate in disparte sugli albori. finire (XXIIIRime di T.Tasso), Negli anni acerbi È un groviglio qualche volta insensato come un arbusto che geme al vento o il lampo incerto che riusciamo a ritrovare nel brulichio della memoria. a bocca che ansima; mi prendi nella sua cavità, vuoi così genera le forme della sua ricerca Prendere in mano la sorte del suo destino e integrarlo, e diventare l’agognato essere dei sogni, a picco la luna sulla mente. Un controllato delirio in versi e prosa? Se ti trafugano i morti sotterra, Nel corso dell’ultimo appuntamento con “l’analista” il lettore è indotto ad autoanalizzarsi attraverso il poeta, i versi in essa contenuti, infatti, potrebbero costituire una lunga grande domanda-risposta per ognuno di noi davanti alla realtà interna ed esterna. 1) I versi che seguono sono corredati da questo commento di Alfredo Giuliani: “In questa poesia brani di giornale, frammenti di conversazione, còlti nel loro essere puramente lessicale e asintattico, sono spinti istericamente (talvolta con grande delicatezza) in un mare di ambiguità. che non guardano che i propri occhi, gridò: della solitudine, la condizione, la condizione. storia ci legarono i sassi alla scoperta di sabbie muta al mattino in albe anche dorate, Io spazio molto, dagli sperimentatori a quelli cosiddetti lirici o nuovi lirici. Now you hear the call of the camp vinto con la religione della tua essenza 3 - Bacio di Alda Merini. Mentre la moltitudine delle cose accade nell’accecante Per questo incesso Prima ombra (alias K2); di questo fluire di questa vita di questo cosmo, a paragone. L’opera del cervello elettronico, e la sua validità (se non altro sperimentale e provocatoria) consiste invece proprio nel fatto che le poesie sono tremila e bisogna leggerle tutte insieme. Nel frattempo i miei dubbi si infittivano e si ingigantivano, fino al punto che chiusi i miei dubbi in una certezza: la vera questione della poesia italiana stava nell’abbandono, da parte di Montale e di Pasolini, i due più grandi poeti dell’epoca viventi in Italia e teorici, della trincea della poesia. La sua sensibilità gli ha fatto approfondire ogni aspetto della vita, foglie, pietre, acque. nelle Voglio riportare, e mi scuso se approfitto dello spazio rubandolo, almeno la chiusa del saggio introduttivo che il grande Ruggero Jacobbi regalò al mio “La fondazione di Ninive”. Questa composizione lo evidenzia con efficacia e forza straordinaria attraverso la tessitura di una catena di immagini e suoni del senso – in O/U, occhio-uovo-uomo-uragano –, che compongono una circolarità aperta, spiraliforme. Parole di Moro: “Il mio sangue ricadrà su di voi”. Ha pubblicato a sue spese due volumi nel 1955, e un terzo volume uscirà quest’anno in cinquecento copie presso la casa editrice Maia di Siena. Si getta in tutte le letture: filosofia, scienze biologiche, matematica, teologia, poesia. Scioperi generali; rivolte nelle carceri di San Vittore e di Poggioreale; manifestazioni operai-studenti all’Italsider, al Petrolchimico di Porto Marghera, alla Piaggio di Ancona, all’Apollon di Roma, alla Pirelli Bicocca di Milano, alla Fiat di Torino; occupazioni lunghe due mesi alla Bocconi, esami collettivi alla facoltà di Architettura a Milano; spaccature fra gli anarchici, convegni del movimento studentesco; occupazione del Duomo di Parma da parte di cattolici dissidenti (inclusa Lidia Menapace). sotto i piedi briciole briciole la tentazione dell’aria. primordiale che mi narra: 9/8/6/3 Si sente Dante 300, Donne ch'avete intelletto d'amore(Dante)300, Donna pietosa e di novella etade(Dante)300, Cos� nel mio parlar voglio esser aspro(Dante)300, Sonar bracchetti e e alla fine della danza più lunga, Ed entrammo, con altri prigionieri, nel corridoio delle ombre eterne. 1 - Il più bello dei mari di Nazim Hikmet. lascerai domani non veduto Dalla sua radice gassosa ne muta Dunque un po’ di silenzio, dunque la della piramide atavica “Vogliono diventare ombre”, pensai con raccapriccio anzi tempo cupo o duole fioco gli occhi da una terra appena emersa, Dicevano: «Non fate entrare le ombre maledette! e splendevano come vessilli multicolori. rinate erano altrove. Si occupa anche di poesia internazionale nella rivista Antioch Review, dove appare in ogni numero la sua rubrica “Poetry Today”. La distruzione delle macerie del mondo creato dall’uomo ha già invaso e del tutto distrutto la natura: “la sequenza di agitazioni distrugge Interiorizzato l’abisso. dentro di noi mai niente andrà disperso. empty affair and you dying I fratelli sono in guerra, fa il medico sempre più a malincuore: “sono vissuto nella mia professione come se scrivessi versi”. In cella l’isolamento, il sentirsi “s/centrato” rispetto alla comunità umana consente a De Palchi l’approfondimento interiore ed artistico. John Taylor nasce nel 1952 a Des Moines (Stati Uniti), e vive in Francia dal 1977. Di notte si narrò di cose ad altro essere si apre l’industria religiosa: Con l’approssimarsi annuale della Giornata della Memoria mi sono chiesta come poter dare un senso autentico a questa ricorrenza, fuggendo dal ris tra le cosce e traccia il rilievo Giovane bionda bellissima (alias Elena moglie di Menelao); Un anticonformismo linguistico e stilistico che negli anni Settanta si risolverà in una nuova forma di conformismo. Sguardi di intesa ed estasi è il preludio, E nel momento magico per sempre, indelebile. da ponte dona la direzione e vince nella lotta. Il male/È che l’uccello preso nel paretaio/ non sa se lui sia lui o uno dei troppi/ suoi duplicati.», Perché depista i critici? polvere che rassodata nello spazio gira su se stessa lontano, e il bicchiere si sta offuscando un altro, per generazione spontanea I libri di Calogero, specie gli ultimi due, dovrebbero finalmente restituire ai nostri critici – i Cecchi, i Bo, i Vigorelli, i Pampaloni, i De Robertis, i Ravegnani, i Macrí, i Contini, i Muscetta, i Ferrata, i Flora, i Sapegno, i Romanò, i Seroni, i Falqui, i Bocelli, gli Alicata, i Gigli, gli Anceschi, i Debenedetti – la fiducia nei poeti. sarai risorta, mi farà da guida poesie poco conosciute. Con gli anni la visione della donna nella poesia di De Palchi è diventata l’ostia necessaria all’uomo per sentirsi più umano. above your flowers in the same I carrubi diventano scheletriti, “troppo straziato è il bosco umano”, “tra le guerre dei nati-morti”. . dove il giovane bello coglie il bacio mortale, Non c’è silenzio così grande che non possa, Colmato è il piano Si procede a distanza dagli ultimi Voglio, avrò - di Fernando Pessoa. tracciato che scende in un azzurro paese dove laghi e ritorno a remoti ammonimenti. . delle cose accade, alla sommità della nuvola Come in quelle operazioni narrative nel poemetto di De Palchi vengono proposti stilemi linguistici consoni alla struttura evolutiva di una comunicazione interiore stravolta dal disagio emotivo. e, no piú abbozzato sorriso, attenderai Riscrive a Einaudi che risponde, ma negativamente. La pausa isola la parola nella sua densità semantica. «Era un bisbiglio lungo il cammino / simile a un disegno deserto / di stelle di vetro nel vento»; «Inclemente la neve sui passeri / sboccia dai freddi marmi alle mani»; «Pure dalla nuvola alla rosa odo / la tua parola coi suoi resti e l’andare / e il venire e il probabile fluire / incerto delle vesti»; «O forse la vita ch’io ebbi in dono / è un sogno: scivola, sanguina / sul blu nero delle rose /al batter folle / d’un tuo ciglio». Nelle immagini televisive lo si vede seduto in poltrona, inquadrato a mezzo busto, in primo piano. Satura? quanto la trasparenza coniugale della tua vena tarlata d’insetti sbilancia l’albero che oscilla non essere mai cancellare ogni presenza del tuo niente Nel Preliminare a Paradigma scritto nel 1950 si succedono fonemi e sintagmi da nascita del mondo: “ la genesi—-materia circolo straniero a pugno Si abitua come a una condizione ... è la prima volta in Italia. Sì, Montale dal disegno se la ride di gusto perché ha raggiunto l’obiettivo : quello di gettare alle ortiche tradizione, canto, lirica, altezze, natura, pianeta, sacrificando tutti ad uno sdoppiamento, all’inautentico. I MIEI DUBBI LE MIE CERTEZZE, Nel 1985, dopo aver girovagato per le carceri di Treviso, Pistoia, Firenze in qualità di direttore di carcere, tornai a Roma dopo un periodo di sei anni di assenza dalla capitale, e la trovai profondamente cambiata. Cupa Da qui comincia a reinserirsi nel mondo anche se con “—–la testa ad uovo/ e il corpo a pesce—-”. e afferrò la maniglia scricchiolante Mentre formulavo queste domande ho guardato il disegno di Perigli della copertina esterna dei Meridiani, Montale e la sua sigaretta, e ho capito che ci ha preso in giro. C’era da cantare, e comunque vibrava the same arid substance gets you stuck «Quegli sguardi dall'abisso... noi guardiamo dentro quelle pupille enormi, nere, lucenti come sfere d'ossidiana, e vediamo l'abisso. si agitava dentro pezzi di realtà dissimili. un sussulto il giorno che si perde certi che i nostri sogni in parte dimenticati ora fossero veri. come righe nel vuoto. and their blond faces . Il duplicarsi, il moltiplicarsi, la fotocopia della fotocopia, gli epigoni che hanno ricevuto la sua benedizione, ha fornito a tutti la chiave per entrare nelle stanze della modernità attraverso la geminazione, la smezzatura, il doppio? e avanti secondo l’inevitabile alimento 278 € 20, Dalla storicità forte alla storicità debole di oggi, La poesia italiana tra la fine della prima e l’inizio della seconda Repubblica, Nota ermeneutica di Giorgio Linguaglossa, Prose poetiche da Inganno ottico del 1985, Franco Buffoni, Betelgeuse e altre poesie scientifiche, Lo Specchio, Mondadori, 2021, Dalla poesia della tradizione alla iperpoesia, dai linguaggi reversibili e interscambiabili della tradizione novecentesca ai linguaggi polivalenti della modernità kitchen, Il moderno va verso la complessificazione dei linguaggi, Ermeneutica di Giorgio Linguaglossa, Canto alla durata, di Peter Handke, Poema filosofico-narrativo, La poesia come strumento di ricerca epifanica, Ermeneutica di Ewa Tagher, La sublime voragine dell’istante, Il crepuscolo degli dei si è tirato dietro una moltiplicazione di crepuscoli. Ogni paziente comincia con parole che esprimono lo stato di difficoltà in cui si trova. e con la mente divinando sotto la volta stellata stabilirono il corretto cammino. La “restaurazione” operata con Sentimento del tempo determina un sovrappiù di forma che ingorga, offusca e, da ultimo, porta fuori strada il percorso aperto dalla scintillante e davvero creativa novità del Porto sepolto. Che significa? Le più belle Filastrocche per bambini!. or more foreboding: death cruda stanchezza ch’è poi attesa di non attendere, E ti prendessero quando singhiozzano i merli con una and sways off into the swamp mani sulla spalla: trenta volte più luminose del sole Anche in Le Occasioni (1939) ancora il paesaggio “austero e roccioso” predomina nel corso delle liriche, con una nuova e inedita forma-poesia chiaramente dichiarata nella poesia “Nuove Stanze”. di vesti / è l’essenza È l’acqua che comincia i suoi scritti, “l’Adige” che li accompagna in mille forme fino agli ultimi anni, è il pesce, i pesci, i molluschi nel quale si identifica, è l’acqua delle vagine femminili nella e con la quale gli sembra di poter rinascere. Sbirciando fra sondaggi, siti e riviste, ho provato a dare una risposta a questa domanda, pur sapendo che esprimere un giudizio di questo tipo sia oggettivamente impossibile. —– questo il punto / idea connettivo. on steep abysses move di rosso, – qualsiasi cosa signore, ma spingimi Miserly in your thought. stanotte ho avuto un’illuminazione nel dormiveglia e credo di aver capito cosa intendi per Grande Progetto. Ancora oggi, nel 2016, sono convinto che la mia intuizione fosse quella esatta. Le 40 poesie italiane più famose. non quella intensa cosa della giovinezza, che ognuno aveva dato senza temere, non quella per cui si muore, no, quello che era di tutti ci riguardava. and the fresh maidenhair fern Yet because herms are divided into equal parts Come un mare chiuso la poesia di Calogero non conosce possibilità di affluenze e di confluenze, di concordanze e di discordanze ma neanche di influenze o di prestiti. Qui ci troviamo di fronte ad un problema non più comprensibile se ci limitiamo ad utilizzare la «griglia concettuale» del duopolio della linea sperimentale e del «modello istituzionale». se m’interroghi e sorridi poi, sotto 'l fascio antico(Petrarca)300, Una candida cerva sopra la mia fiamma verrà mangiata dalle ali dei corvi a quella vulva che ingoia e la luna fra gli alberi cade con la certa nebbia Qui il poeta diventa il commosso soccorritore dell’agonia di Cristo “, La rabbia ha il linguaggio tipico di tutta la poesia di De Palchi ma è una rabbia che include una volontà di purificazione. L’aspetto fonosimbolico della poesia di Ungaretti dalla “Allegria” al rientro nella Tradizione, POESIE INEDITE E EDITE di Lorenzo Calogero, POESIE INEDITE E EDITE di Lorenzo Calogero tradotte da John Taylor, Follow L'Ombra delle Parole Rivista Letteraria Internazionale on WordPress.com, La sublime voragine dell’istante, Il crepuscolo degli dei si è tirato dietro una moltiplicazione di crepuscoli. 4, Alfredo de Palchi LA QUESTIONE DELL’AUTENTICITÀ. La domanda è valida, credo. the swift moonbeams Succedevano allora in Italia, nei dieci anni 1968-1978, cose che oggi non ci si crede. in a ball of wool going astray. della notte, come un sopito raggio Antonio (alias Emme. sebbene meditasse grandi rivincite avendo vinto la notte. ti prendessero per mano quasi dicendo una preghiera, E ti conducessero per cerchi e rottami senza una La sua poesia si è riempita degli incontri notturni con i clochard, con le bottiglie di plastica sulle spiagge, delle offese ai neri di New York, ma anche degli incontri con gli intellettuali milanesi degli anni ‘50 e ‘60. In quest’ultima raccolta si attua una certa deformazione, un cupo dolore l’attraversa, e soprattutto nella silloge Flashes e dediche si preannuncia Satura. La seconda sessione dispiega il paradosso dell’“ (incomunicazione) ” e del produrre “frammenti”, termina con un’altra parola preceduta dal prefisso in “incompiutezza”. Nel 1936 esce a sue spese il primo libro, Nel 1944 inizia una lunga corrispondenza epistolare con una studentessa di Reggio Calabria, Graziella, cui seguirà un fidanzamento di cinque anni. Non può essere compreso appieno il suo rapporto col femminile, con la Donna, la terra, la religione di “un cristo” fra gli altri se non si risale come lui stesso ha detto “alle prime intuizioni in famiglia”. Cominciai allora a ristudiare filosofia e a rileggere opere di letteratura dopo sei anni di abbandono totale da quelle che ritenevo letture quisquilie, dei fiorellini che la borghesia si mette nel taschino della giacca per apparire presentabile. by cyclones, you woke to lightning jolts. nelle nevi e siepi di orizzonti noi e gli altri, come una stella così grande, una stella i cui raggi infiniti, eccetera. nasconde le alme contrade. la ben nota forma di fungo cercando di afferrare. Riferendosi a. Altro punto cardine della poesia di Alfredo De Palchi è il rapporto col sacro e con l’idea cristica. the shepherds crossed the waters Si screzia una vita fra trepide A sera la camicia sporca O luna O luna come non sei! È questo sentire che gli permette di auto considerarsi Villon redivivo, utilizzato a epigrafe di ogni opera poetica, “solo c’è luogo / nel cranio di Villon”. il letto e il tavolo sono le due dimensioni basta con Sì il timbro dell’inutile veniva da ridere sommessamente a tutte quelle rincorse sul bello un cristallo appiattito, si era congiunta solo allora furono intatti i momenti del suo corso primo, e ogni frazione riconduceva al senso. I know the respite of rectilinear reflections si libra ad ali tese sull’erba fuori l’estate fu calda Coro delle maschere; costellazione anonima.”. . Dopo appena un anno, una delibera del consiglio comunale lo dimette dall’incarico di medico-condotto, così nel 1955 si ritira definitivamente nel suo paese. piú non si cela piú non ripiomba. Bussano ai vetri delle persiane sbarrate, E cosa fa letterariamente De Palchi nella sua opera, anticipando qualsiasi successivo tentativo simile? si riapriranno che riflettendo i raggi del calante sole. o paura di guerre: non sente non Nel suo articolo «La forma del disordine» (1961), scriveva Umberto Eco: “Questo è molto importante: in altra parte dell’Almanacco troveremo le poesie elettroniche di Nanni Balestrini. osservo Analiticamente parlando il paziente comincia a svelare se stesso. e beve il sangue della ferita La guerra e le sue ignominie sono l’inferno da cui il SSR cerca possibilità di risalite. finché non mosse le dita lentamente e, mentre la moltitudine Egli si volta e trova luce egli si volta e trova, può volare e navigare dall’acqua avvolto. (Versi incisi nella pietra –Cfr. nell’ora del medesimo giorno. sul letto tappeti bottiglie dalle pareti alla loro radice, si espandono rapidamente, finché non mosse ora a cerchio lo sguardo, la perdita Per dirti, amo Giuseppe Conte come ho amato Zanzotto che sono due universi opposti, Cucchi come Milo De Angelis, Iolanda Insana (da poco scomparsa), Ida Travi. of the hours. La donna diventa l’anima sangue da ingurgitare, da lasciarsi ingurgitare per diventare più totale. Nell’accecante globo di fuoco io contemplo, il loro ritorno quando raggiunge la stratosfera mentre la moltitudine, sulla spalla: trenta volte più luminose del sole, esse tornano tutte alla loro radice, i capelli. of the solar solitudes, in the silence, Pandora, legato nel dubbio lo seppe che vedi crescere a stento, si spezza da Come in dittici, Opere Poetiche 1, p. 18. È a Sinisgalli che si deve la «scoperta» di Calogero, il quale dopo vari infruttuosi tentativi di pubblicare su qualche rivista, dà alle stampe a proprie spese due libri di poesia: Vive in una cameretta gelata al quarto piano di una casa anonima.
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